Linea guida per l’integrazione della gestione del rischio nella governance e nelle attività operative di un’organizzazione in accordo alla UNI ISO 31000

Gestione del Rischio – Linea guida per l’integrazione della gestione del rischio nella governance e nelle attività operative di un’organizzazione in accordo alla UNI ISO 31000, con particolare riferimento ai sistemi di gestione basati sulle norme ISO che seguono la struttura di alto livello (HLS).

Sommario La norma fornisce linee guida per integrare la gestione dei rischi nel sistema di governance di quelle organizzazioni che hanno istituito ed attuato uno o più sistemi di gestione in accordo a norme ISO/IEC basate sulla struttura di alto livello (HLS), o che decidano di intraprendere un percorso di trasformazione organizzativa ispirata da un atteggiamento mentale orientato al rischio (risk based thinking/approach) e finalizzata ad incorporare la gestione del rischio ed i diversi sistemi attivi in un unico sistema di gestione integrata dell’organizzazione.

Note:
Il documento è stato predisposto nell’ambito della commissione “Sicurezza della società e del cittadino” da parte del gruppo di lavoro “Gestione del rischio” (UNI/CT043/GL02).


Il documento è ora in fase di Inchiesta Pubblica Finale e può essere consultato e commentato sino al 22/11/2021 attraverso una ricerca tramite il numero di progetto al seguente Link:

https://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=9029&Itemid=2910

La guida in inchiesta pubblica propone un approccio strutturato e organico alla gestione del rischio, in accordo con le UNI ISO 31000:2018 e HLS.
Per fare ciò il documento non solo mantiene la struttura di tutte le norme sui sistemi di gestione, ma ne riporta integralmente il testo, suggerendo come integrare il framework descritto dalla UNI ISO 31000:2018 nei vari punti di HLS per un sistema di gestione che segua uno o più Management System Standard (ISO MSS).
Il documento tiene conto anche delle piccole modifiche introdotte dall’aggiornamento di HLS, ora denominato HS (Harmonized Structure).
Il documento intende essere un supporto per coloro che desiderino sviluppare ed attuare un Sistema di Gestione “Integrata” basata sull’approccio al rischio.
Alla parte normativa si aggiungono quattro significative appendici che riguardano i Principi, esempi per chiarire il concetto di rischio in relazione alle diverse discipline, tabelle di correlazione tra ISO 31000 e HLS/HS, oltre ad un esempio di percorso per l’integrazione del risk management nel sistema di gestione integrato (Q, E, OH&S, IT-Security).

Testo di Gennaro Bacile e Valerio Teta

 

IL NOSTRO BENESSERE (e malessere)

Vi piacerebbe abitare in un paese in cui il ministro del Tesoro dicesse di volersi occupare
delle seguenti sei cose:
– Il livello di libertà e opportunità che le persone possono avere
– Le possibilità di consumo che le persone possono avere
– La distribuzione delle possibilità di consumo che le persone possono avere
– Il livello di rischio che le persone devono sopportare
– il livello di complessità che le persone devono sopportare
– la sostenibilità di tutto questo.
Con una check list di indicatori pel misurare tutto questo e modificarlo in meglio.
Vi piacerebbe vivere in un paese così?
Il ministro del Tesoro dell’Australia lo sta facendo dal 2001 e ora lo fa anche la Nuova
Zelanda e altri paesi.
Perché anche non noi? ’
È una domanda che Enrico Giovannini, allora Presidente dell’ISTAT, ha rivolto ad un vasto
uditorio, una decina di anni fa.

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Autore

PROFILO DELL’AUTORE
Dott. Giovanni Mattana: Già presidente AICQ Nazionale, AICQCN e Federmanagement, da molti anni si occupa di Responsabilità Sociale e Sostenibilità, anche come delegato AICQ CN.

risorse umane

“IMPORTANZA DELLA QUALIFICAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI GESTIONE UNI EN ISO 9001”

Contributo del Dott. Giovanni Mattana
Articolo estratto da U&C n.1 – Gennaio 2018

“IMPORTANZA DELLA QUALIFICAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI GESTIONE
UNI EN ISO 9001”

1-LO SCENARIO: IL RUOLO STRATEGICO DELLE RU NELL’ECONOMIA E NELLO SVILUPPO DELLE ORGANIZZAZIONI E DELLE NAZIONI
Già vent’anni orsono Robert Reich, Ministro del lavoro USA diceva: “Stiamo assistendo ad una trasformazione che altererà l’organizzazione della politica e dell’economia del prossimo secolo. Non ci saranno più prodotti o tecnologie nazionali, né esisteranno aziende e industrie nazionali. I principali cespiti attivi di una nazione saranno costituiti dalla professionalità e dalla creatività dei suoi cittadini”.
Ora, nel documento del World Economic Forum ’The Human Capital Report 2016’, si parte dal fatto che la quartarivoluzione industriale…

2- IL RUOLO STRATEGICO DELLE RISORSE UMANE NELLA UNI CEN ISO 9001
Non andrebbe mai dimenticato che la ’PARTECIPAZIONE ATTIVA DELLE PERSONE’ è uno dei sette Principi base dellaGestione per la Qualità; la Norma ISO 9000 ne presenta esplicitamente il fondamento logico, i benefici attesi, lepossibili azioni.
È forse utile richiamarne, in merito, alcuni requisiti specifici della ISO 9001, il cui rispetto dovrebbe essere necessario per…

3-ESTENSIONI E APPROFONDIMENTI IN NORME COLLEGATE ALLA ISO 9001
Nelle seguenti Norme vengono estesi i contenuti rispetto a quanto sopra ricordato…

4-UNA ESIGENZA SEMPRE PIÙ URGENTE: IL RECUPERO DELLA PRIORITÀ STRATEGICA DELLA COMPETENZA E CREATIVITÀ DELLE PERSONE
Anche nelle pratiche certificative (inclusi gli audit esterni e interni) è stato spesso sotto applicato il rispetto puntuale dei requisiti sopra riportati riguardanti le Risorse Umane.
E’ un altro indizio della scarsa attenzione al tema. Si constata un’insufficiente consapevolezza del fatto che…

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libro baldin stumpo

Edito il Volume nato dalla collaborazione tra P. Baldin e G. R. Stumpo sulla norma ISO 9001:2015 e sui nuovi strumenti per lo studio professionale: presentazione del libro e intervista all’Avv. Stumpo

“NUOVI STRUMENTI PER LO STUDIO PROFESSIONALE”

Norme UNI EN ISO 9001:2015, Gestione dei Rischi, Sicurezza delle informazioni, Business Continuity, Responsabilità Sociale, Anticorruzione e altre norme tecniche per i Sistemi di Gestione Integrati

Struttura del Volume

Le prime 2 sezioni sono incentrate sulle norme della famiglia ISO 9000 sui sistemi di gestione qualità ed in particolare sulla norma UNI EN ISO 9001 ed. 2015 oltreché sulle diverse e più significative norme tecniche complementari alle sue previsioni, ad alto valore aggiunto per l’efficienza strategica e manageriale di Studio.
Si aggiunge la sezione 3 finalizzata a presentare alcuni dei principali argomenti su cui può essere interessante focalizzare la propria attenzione per favorire la proiezione prospettica di Studio e ad anticipare alcune delle principali sfide dei prossimi anni.

Completa il volume l’ultima sezione 4; che riporta interviste, case history e testimonianze ad alto valore aggiunto sul paino esplicativo e concettuale, rilasciate da istituzioni rappresentative di settore e/o di categoria, studi certificati, organismi di normazione, certificazione ed accreditamento dei sistemi di gestione ampiamente intesi, società di consulenza ed associazioni che hanno fatto della promozione della “cultura della qualità organizzativa”, la loro missione.

>> Clicca qui per l’indice del volume

Intervista all’Avv. Giovanna Raffaella Stumpo in merito al Volume

Nuovi modelli organizzativi per lo Studio professionale
“Il volume scritto con la Dott. ssa Paola Baldin – spiega l’Avv. Giovanna Raffaella Stumpo – nasce dall’esigenza di avvicinare gli Studi professionali all’ultima ed. 2015 della norma internazionale e tecnica UNI EN ISO 9001:2008 (Sistemi di gestione per la qualità – requisiti); che, come noto rappresenta lo standard più riconosciuto al mondo per lo sviluppo di modelli di efficienza e che consente alle Organizzazioni di qualsiasi natura, dimensione e tipo, di dotarsi di un modello di management efficiente (il SGQ – Sistema di Gestione per la Qualità) e di conseguire la “certificazione di qualità”.
Questo perché nonostante la “valenza universale” della norma tecnica detta, nel mercato delle libere professioni  – che in Italia conta secondo le ultime stime 1.300.000 professionisti autonomi- gli Studi professionali certificati a norma ISO 9001 ad oggi non superano infatti il centinaio, a fronte di oltre 22500 aziende di prodotto e servizio dei principali settori merceologici di riferimento, diversamente certificati in base alle sue disposizioni.
Eppure anche per il settore professionale vi sono interlocutori di mercato (in primis le aziende ma anche la PA) che conoscendo i vantaggi applicativi dello standard tecnico richiedono agli Studi la dimostrazione dell’esistenza di un modello organizzativo efficiente interno, o di più la certificazione UNI EN ISO 9001 quale parametro rilevante a fini di selezione in bandi o gare; o ancora per il mantenimento del rapporto fiduciario nell’affidamento di incarichi e delle commesse.
Il perché delle generali resistenze delle professioni rispetto all’utilità dello standard è imputabile a numerosi fattori, ed in primis alla errata credenza per cui di norma si pensa che le previsioni dello standard tecnico valgano per una azienda e non per uno Studio in cui operano dei liberi professionisti. Soprattutto se lo Studio è di dimensioni contenute.
Colpa forse della “vincolatività” della norma ISO ad un linguaggio tecnico manageriale a cui il Professionista medio non è avvezzo; a disposizioni sostanziali applicabili solo “per analogia” dal settore “prodotto” a quello del “servizio”; ed anche ad una certa “rigidità di impostazione documentale” che costringeva lo Studio –sino a qualche tempo fa, ed in base alle previsioni della norma ISO 9001 ed.2008- ad uno “sforzo formalizzante” di non poco momento; di fatto, ad oggi sono ancora molto pochi gli Studi professionali che conoscono le norme della famiglia ISO 9001 ed i benefici che possono derivare a livello organizzativo e di immagine dalla loro volontaria adozione.
Ma non solo.
Nel mercato delle professioni pochi sanno che nella sua revisione ultima intervenuta nel settembre 2015 la norma ISO 9001 si presenta in una veste nuova, per una durevolezza applicativa su base volontaria a valere sino al 2025. E che nella sua attuale nuova formulazione, lo standard tecnico parifica espressamente “il servizio” al “prodotto”. E’ più flessibile sul piano terminologico e documentale.
Dispone espressamente che il SGQ (Sistema di Gestione per la Qualità) ossia il modello organizzativo suggerito dalle sue disposizioni, sia  progettabile in modo mirato e su base personalizzata sul (tipo di) Organizzazione di riferimento; sottolineando la forte rilevanza dei “requisiti cogenti”, oltrechè del “contesto e degli Stakeholders rilevanti”, per la sua corretta impostazione.
Fattori questi che, sommati dal nuovo approccio “risked based” rendono la norma ISO ed. 2015 più vicina all’agire anche del professionista, oltrechè più congeniale alle logiche gestionali – operative di uno Studio Professionale.
In aggiunta alle considerazioni di cui sopra, vi è da dire che il mondo azienda – proprio perché nella considerazione applicativa delle norme tecniche sui sistemi di gestione qualità è partito prima – è da anni avvezzo a padroneggiare anche altre e diverse norme tecniche per la gestione di processi diversi da quelli coperti dalla norma ISO 9001, che sono non meno importanti e utili a livello manageriale e per il business in quanto afferiscono a tematiche collegate alla governance, all’efficienza operativa ed al marketing; tra queste rientrano le tematiche della preventivazione e gestione dei rischi, della tutela dei dati, della conoscenza e delle informazioni, degli adempimenti di compliance legislativa in materia di SS LL (Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro) e tutela ambientale; dell’esigenza di prevenire e contrastare in modo adeguato possibili fattori distorsivi della “continuità operativa”; della responsabilità sociale dell’azienda e così via.
Tutte queste tematiche, come altre più strettamente collegate al tema della qualità manageriale ISO 9001 sono regolamentate a livello internazionale e sul piano tecnico da specifiche norme ISO di riferimento, anch’esse a valenza universale. Nel volume si spiega quindi al Professionista come anch’esse siano fruibili per l’azienda tanto quanto per lo Studio professionale, vuoi per realizzare un autonomo e mirato Sistema di Gestione (ad es. SG SS LL e/o SG ambientale) o diversamente per addivenire ad un SGI (Sistema di Gestione Integrato) con quello ISO 9001.
Ancora vi è da dire che, pur con le specificità e peculiarità tipiche di ciascuna Professione, le recenti evoluzioni del contesto e del mercato in cui si trovano ad operare tutti i principali operatori, comportano sempre più un avvicinamento delle aziende di prodotto a quelle di servizio ed anche ai Professionisti. Così che a tutti – conclude l’Avv. Giovanna Raffaella Stumpo – suggeriamo un approccio agile e proattivo a fronte di nuove tematiche emergenti (industria 4.0. Internet delle cose, Smart working, reti collaborative, Big data etc.); che richiedono proiezione prospettica, propensione al cambiamento, disponibilità all’innovazione ed all’investimento di risorse e nelle nuove tecnologie dell’informazione e relative misure di sicurezza”.
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Profilo degli autori

Paola Baldin Architetto, dal 1997 svolge l’attività di valutatore di Sistemi di Gestione per la Qualità ISO 9001 e Regolamento 303/2008 per organismi di certificazione nazionali ed internazionali nei i settori dei servizi alle imprese, studi di ingegneria e progettazione, costruzioni, imprese di installazione, conduzione e manutenzione d’impianti, industria meccanica e componentistica, commercio all’ingrosso, al dettaglio e intermediari del commercio. Ha svolto attività di consulenza e di formazione per la certificazione del Sistemi di Gestione per la Qualità secondo la ISO 9001 di numerose imprese e Studi professionali. Si è qualificata con l’Organismo di certificazione  Bureau Veritas Italia come Valutatore di Sistemi Gestione Qualità ISO 9001/2015. Per contatti ed info: pa.baldin@gmail.com

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Giovanna Raffaella Stumpo Avvocato del Foro di Milano, Giornalista pubblicista, è autrice di numerose pubblicazioni e collabora stabilmente con primarie Case editrici e Quotidiani per l’attività di redazione specialistica nelle discipline strumentali all’esercizio della professione.  In collaborazione con Università, CNF, Consigli dell’Ordine, Scuole di formazione e Fondazioni, Associazioni ed Enti svolge con continuità attività di docenza e di progettazione di corsi nell’ambito della formazione e dell’aggiornamento professionale continuo con particolare attinenza all’organizzazione ed al management professionale. Auditor 231/2001 e Valutatore SGQ ISO 9001, è consulente per il settore dei servizi alle imprese ed agli Studi professionali nella progettazione e sviluppo di SGQ – Sistema Gestione Qualità ISO 9001, SGI – Sistemi Gestione Integrati (Qualità, Privacy, Qualità, Ambiente e Sicurezza), MOG – Modello Organizzativo Gestionale ex Dlgs. n.231/2001, Reti d’impresa e/o collaborative e nel coaching alle PMI ed ai Professionisti per progetti a finanziamento europeo. Per contatti ed info: avv.grstumpo@gmail.com

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“Il capitale intellettuale italiano non sta tenendo il passo delle Nazioni di confronto. Ma ciò non è percepito come rischio strategico prioritario.”

Vi presentiamo il secondo contributo del Dott. Giovanni Mattana nella nostra terza Newsletter Informativa.

Secondo  Jeffrey D. Sachs, eminente studioso che ha tenuto la lectio magistralis al recente Forum della PA, le priorità per l’Italia dovrebbero essere la  formazione (e la ricerca) , il lavoro e il contrasto alla corruzione.
Quanti italiani condividono tale priorità? Quanti operano per recuperare il ritardo accumulato? A supporto della priorità indicata i dati non mancano; vediamone alcuni.

1. LA FORMAZIONE CONTINUA E LA FORMAZIONE ON THE JOB
Il nuovo report dell’Ocse evidenzia la grave scarsità di skills di base dei lavoratori Italiani, sottolineando la necessità per il sistema-Paese di investire su strumenti di formazione continua, in tutti i settori, e di attrarre studenti e ricercatori stranieri. Con grandi vantaggi in termini di produttività …

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Profilo dell’Autore: Giovanni Mattana ha affiancato con molte pubblicazioni le proprie varie attività, svolte nell’industria, nelle Associazioni, nella Normazione, nella consulenza manageriale, nella formazione.
I campi principali di tali pubblicazioni sono stati l’Organizzazione e il Management, la Qualità, la Normazione, l’Affidabilità e la fisica dei meccanismi di guasto in elettronica.
È stato collaboratore di varie Riviste e autore di libri (tra cui Qualità-Affidabilità-Certificazione-1986-2006, 15 edizioni); pubblicista, è stato Direttore della Rivista Qualità dal 2006 al 2013).
Sito:   www.giovannimattanaperlaqualita.it

Aicq Centronord Informa

“In arrivo la nuova EQDL”

 

E’ In arrivo la nuova EQDL

 

Vi suggeriamo la lettura della nostra nuova Newsletter informativa, con il contributo della Prof.ssa Amalia Franceschini

 

La patente EQDL, nata nel 2007, oggi si ripropone in una nuova versione che, oltre a recepire gli standards fissati dalla UNI EN ISO 9001:2015, ha l’obiettivo di fornire pratici “Strumenti” atti a comprendere le nuove “dinamiche” che muovono le Organizzazioni, attraverso i Sistemi di Gestione della Qualità.

La raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, per la costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente, ha sottolineato che lo sviluppo e il riconoscimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze dei cittadini sono fondamentali per lo sviluppo individuale, la competitività, l’occupazione e la coesione sociale nonché uno dei presupposti per contribuire ad ammodernare i sistemi dell’istruzione e della formazione.

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Profilo dell’autrice

Laureata in chimica ha ricoperto il ruolo di docente di Chimica nella scuola secondaria dal 1971 al 2000. In questo periodo ha svolto attività di supporto. Dal ’96 è iscritta all’AICQ e partecipa alle attività del SettoreEducation. Ha collaborato con il MIUR della Lombardia in attività di supporto ai problemi di valutazione della scuola. Dal 2006 collabora con il Gruppo di Progetto EQDL di AICQ Nazionale come Responsabile Operativo AICQ Progetto EQDL. E’ membro del Consiglio e della Giunta dell’AICQ Centronord.

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“Contributi della disciplina della qualità alla gestione delle persone nelle organizzazioni. qualche riflessione sulle idee guida e le fasi”

Vi presentiamo il prezioso contributo del Dott. Giovanni Mattana 

 

La pubblicazione su Qualità 6-2016 di un mio lontano scritto del 1991 (La qualità come affascinante processo di scoperta), mi dà l’occasione di integrarlo con alcune riflessioni e testimonianze.
Negli anni della diffusione del TQM e della certificazione (dei Sistemi di Gestione)

  1. Negli anni ’80 era stata eliminata ogni premialità per gli operai, tutto era affidato ai rapporti sindacali, non c’era spazio per contributi tra azienda e personale operaio, bilaterali.
  2. Ricordo un fatto che mi sembra piuttosto significativo. Il 2 ottobre 1990 avevo inviato un articolo al direttore della Stampa (Paolo Mieli), nel mio ruolo di Presidente AICQ, auspicando un cambiamento nel management, in cui affermavo che ’vinceranno le Nazioni che riusciranno a liberare questa immensa risorsa (la risorsa umana) in misura maggiore e in tempi minori’. Dopo un mese l’articolo è stato pubblicato, ma in una cornice sindacale(!).

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Profilo dell’Autore: Giovanni Mattana ha affiancato con molte pubblicazioni le proprie varie attività, svolte nell’industria, nelle Associazioni, nella Normazione, nella consulenza manageriale, nella formazione.
I campi principali di tali pubblicazioni sono stati l’Organizzazione e il Management, la Qualità, la Normazione, l’Affidabilità e la fisica dei meccanismi di guasto in elettronica.
È stato collaboratore di varie Riviste e autore di libri (tra cui Qualità-Affidabilità-Certificazione-1986-2006, 15 edizioni); pubblicista, è stato Direttore della Rivista Qualità dal 2006 al 2013).
Sito:   www.giovannimattanaperlaqualita.it